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Monumenti ed opere: introduzione

Il Comune di Pianfei non vanta una superficie territoriale particolarmente ampia ed il patrimonio immobiliare è sviluppato per lo più nel capoluogo con la presenza di alcune borgate periferiche al concentrico, per altro oggetto di interventi nel corso degli anni, che ne hanno snaturato quello che era l’impianto originale.

Il centro storico dell’abitato vanta parecchi edifici residenziali che ricoprono una certa valenza storica e sono caratterizzati da una tipologia costruttiva tipica di un periodo storico, databile a seconda degli edifici, tra il XVII e il XIX secolo.

Per quanto riguarda le cappelle, si osservano classici sistemi costruttivi sia nella tessitura muraria che nelle volte interne o ancora nell’apparato decorativo di facciata; interessanti anche le torri campanarie, a volte rimaneggiate o parzialmente ricostruite nel corso dei secoli. Più recenti sono i piloni votivi individuati sul territorio, il periodo temporale è identificabile a cavallo dei secoli XIX e XX, in taluni casi la tipologia originaria è conservata quasi intatta, in altri sono recentemente state apportate opere di manutenzione straordinaria che hanno conservato gli elementi architettonici principali a discapito della lettura dei materiali tipici del luogo (quali intonaci a calce o affreschi con colori a base di terre tipici del XIX sec inizio).

Le tipologie individuate sono dunque quelle delle cappelle localizzate sia nelle borgate principali, che nel concentrico del Comune (vedi Parrocchiale e la Confraternita). Interessante oltre all’apparato decorativo a volte sorprendentemente ricco anche se non eccelso dal punto di vista artistico, gli orizzontamenti interni voltati a botte o più frequentemente a vela con unghioni per l’apertura delle finestrature. Nel caso della Parrocchiale del capoluogo l’edificio, di notevoli dimensioni, è particolarmente ricco di fregi architettonici sia in facciata che all’interno, ove sono presenti pure affreschi di rilievo.
I piloni votivi individuati sono quelli tipici della tradizione religiosa locale, tutti mantenuti in discrete condizioni ed alcuni addirittura recentemente ristrutturati, con parziale perdita della leggibilità, quantomeno nei materiali originari.