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La Congregazione di Carità
La Congregazione di Carità
(tratto da: Cenni monografici su Pianfei di Giovanni Tonelli - Ist Grafico Bertello)
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Descrizione
Il 19 maggio 1717, un editto di S.M. ordinava doversi erigere “in tutte le città, terre e luoghi, delli ospedali di carità ove vi sarà il comodo e, in mancanza di quelli, formare una Congregazione di carità per l’opportuno e regolare sollievo e necessaria assistenza dei poveri mendicanti” Il Governatore della città di Mondovì, in data 31 ottobre 1721, ne ingiungeva la sollecita applicazione e, finalmente, nel febbraio 1722, il Rev. Padre Gaspare Raynaudi, predicatore della Compagnia di Gesù, presentava al Sindaco di Pianfei, Gio. Guglielmo Tonello, tale ingiunzione. Il 10 di quel mese si riunì il Consiglio Comunale che deliberò la fondazione della Congregazione e, subito dopo, nella stessa casa comunale, si procedette alla regolare costituzione della stessa. Si procederà quindi alla “ eletione delli officiali della Congregazione” che risultano essere: Ricevitore: Pietro Antonio Fenoglio; avvocati dei poveri: D Giuseppe Bongiovanni, curato e Costanzo Musso; Deputato dei passeggeri: Marco Antonio Longo; Deputato per i poveri e per invigilare sopra li poveri: il signor Curato. La tenuta del libro del pane viene affidata a Cristoforo Bongioanni. “Apparterrà a tutta la Congregazione il determinare quali siano i poveri che dovranno essere trattati da vergognoso“ e per punire”li poveri delinquenti” sono incaricati “li signori sindaci pro tempore”. I poveri dovranno osservare i precetti religiosi e accompagnare alla sepoltura i benefattori defunti e pregare per loro.
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