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Il Comune
Il Comune
(tratto da: Cenni monografici su Pianfei di Giovanni Tonelli - Ist Grafico Bertello)
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Descrizione
Nel secolo XIII molti comuni,terre e ville, allo scopo di trovare nell’unione la forza necessaria per fare fronte alle frequenti incursioni nemiche si aggregarono alla città di Mondovì e costituirono un solo mandamento. Le terre del Planum Faytum entrarono così a far parte di questo mandamento con i comuni di Villanova, Roccaforte, Vico, Monastero, Magliano e Morozzo. Più tardi si unirono anche Montaldo, Margarita, Roburent, Roccadebaldi, Bastia, le due Franose e Carrù. La giurisdizione sulle terre, ville e Comuni spettava al podestà di Mondovì ed i Comuni venivano governati per mezzo di Vicari scelti Consiglio Grande Monregalese, duravano in carica un anno e non potevano essere rieletti che dopo sei anni.. Ogni Vicario doveva governare secondo gli usi ed i particolari statuti della terra a lui affidata. Questo stato di cose durò fino alla fine del secolo XVII. Nel 1698, Vittorio Amedeo ordinava di dare esecuzione ad un Editto, mai applicato, del Duca Carlo Emanuele in data 24 dicembre 1621, nel quale si decretava la separazione di tutte le terre che al di qua delle Alpi si erano unite con città principali e ne ordinava l’ erezione in tanti Comuni autonomi con facoltà ai capi di casa di eleggersi un consiglio di amministrazione dal quale dovevano dipendere. E così fu smembrato il mandamento di Mondovì. Con apposito decreto datato in questa città il 19 luglio 1698, il Presidente del Senato conte Garagno, i senatori Garneri e Navarino, l’ intendente di Mondovì sig. Lamberti, vennero incaricati di procedere al riparto dei debiti e dei redditi in proporzione del Registro, ed alla divisione dei territori. Constatato che il debito da suddividere fra i nuovi Comuni rispondeva alla cifra di Lire 347.283,21 al Comune di Pianfei furono addebitate Lire 18.771,01. Per la contribuzione in grano, Pianfei ne dovette circa 20 sacchi, per i diritti delle taverne, carne, cuoio e paglietta fissati in Lire 5.300, gliene furono addebitate Lire 30. Divisi i debiti toccò ai redditi: su Lire 10.725,13 a Pianfei ne toccarono Lire 429,20. Per quanto riguarda la divisione territoriale, il nuovo Comune si trovò ingrandito rispetto a quella che prima costituiva la sua zona che era compresa tra il Pesio, il canale Brobbrio, il piccolo torrente che scendendo dal Brucco Pelato si getta nel Pogliola e le falde delle colline di Cantarana e di Moie. L’attuale territorio comprende anche a sud un bel tratto di colli tra il comune di Chiusa ad ovest e quello di Villanova ad est. Sulla sinistra del Pesio gli fu aggregata una superficie di terreno pianeggiante pari ad un buon terzo dell’ intero territorio.
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