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Tra... passato e presente
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ESATTORI
Il primo esempio che si trova negli archivi comunali di Pianfei è del 25 aprile 1712 quando Metteo Buzzone fa una “dichiarazione e sottomissione a favore della Comunità” per gli anni 1712 e 1713 assumendo ”l’esazione delle taglie a danari et a grano et ogni altro imposto della Comunità” e cioè “l’esattione a denari a lire tre e soldi dieci per cadun cento e quelli a grano ad emine nove; come pure la distribuzione del sale per anni tre”. I suoi obblighi verso la Comunità sono “a total suo resigo pericolo et fortuna, salvo nei casi delle leggi” ossia “guerre, guerreggiate et peste che Iddio ci liberi, nei quali casi intendono dar conto e paga solo dell’ esatto”.
UNA TANTUM
Già tre secoli fa si trovano tracce di “una tantum”: nel 1794 S.M. ordina un pagamento straordinario proporzionato alla rispettiva facoltà per fronteggiare la burrasca che “muggiva oltr’Alpe”.
Nel 1796 la Commissione Militare francese, dalla occupata Mondovì, pretendeva lo sborso di Lire 9.500 ( in questo caso si riuscirono a raccogliere solo Lire 8.698 che furono mandate alla Commissione …”sperando approvazione…”).
UFFICIO DI COLLOCAMENTO
Vi era in passato un appuntamento annuale significativo e cioè la fiera dell’ Annunciazione che si teneva il 25 marzo e che durò fino al 1943; era la “fera di vachè” ovvero sulla piazza della Chiesa si radunavano uomini e donne accompagnando i loro bambini, i quali, per aiutare le proprie famiglie, se veniva raggiunto l’accordo tra i genitori ed i proprietari delle cascine, venivano affidati a questi ultimi presso i quali avrebbero prestato la loro opera di servitori o manovali agricoli.
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